Sviluppo professionale

Per sviluppo professionale si intende una serie di iniziative e procedure volte a migliorare le competenze dei docenti e il loro rendimento professionale.

La riforma della Buona Scuola (Legge n°107/2015) ha sostanzialmente cambiato l’approccio alla formazione e allo sviluppo professionale dei docenti del sistema nazionale di istruzione e formazione. Innanzitutto, destinando dal’anno 2016 maggiori risorse finanziarie ai progetti e alle azioni attuate in tal senso dalle istituzioni scolastiche (40 milioni di euro) e anche indirizzandole direttamente ai docenti stessi (386 milioni di euro. Per un approfondimento, si rimanda alla voca Carta Elettronica del Docente).

Il documento che meglio rappresenta e delinea questo cambiamento è il Piano per la formazione dei docenti 2016-1019 (PNFD), recepito con Decreto Ministeriale n°797/2016.

Il senso e la ragione profondi che ispirano il documento risiedono nella volontà di mantenere su standard di qualità elevata il capitale professionale della scuola, fucina di crescita insostituibile per il nostro paese.

Una valida e qualificata formazione professionale degli insegnanti è presupposto primario all’offerta di un’istruzione pregevole e duratura agli studenti.

Nuove modalità di sviluppo professionale (autoapprendimento, e-learning) si affiancano a quelle più tradizionali (corsi di aggiornamento, conferenze, contesti di formazione formali in presenza di supervisione esterna) nel concorrere all’attuazione di una formazione più completa e costante, definita dalla stessa Legge n°107/2015 “obbligatoria, permanente e strutturale”.

Per tracciare i contorni del nuovo concetto di sviluppo professionale, il Miur, ed in particolare la Direzione Generale per il personale scolastico, ha redatto un documento intitolato Sviluppo Professionale e qualità della formazione in servizio, frutto di tre gruppi di lavoro, ognuno con una precisa finalità di ricerca, volti a focalizzarsi sulle seguenti macro-tematiche:

  1. Indicatori di qualità
  2. Standard professionali
  3. Curriculum e portfolio professionale del docente.

Vediamole sinteticamente:

1.Come si realizza e valuta una buona formazione di qualità per gli insegnanti?

Per rispondere a questo interrogativo, il primo gruppo di lavoro ha adottato il concetto di unità formativa, intesa come sequenza organica di attività, precise scelte metodologiche e forme di verifica, che diventa lo strumento per qualificare la formazione dei docenti.

Partendo dalle necessità dei singoli insegnanti, si è cercato di armonizzarle con quelle degli istituti scolastici, con la finalità di sperimentare, documentare e condividere buone pratiche. L’obiettivo è giungere ad una progettualità condivisa da tutto il sistema scolastico nel suo insieme. Da non tralasciare il momento della valutazione della formazione dei docenti, attraverso forme di auto-valutazione, valutazione in itinere e verifica dei risultati (e loro ricadute sul piano didattico). Importantissima in questo senso è la figura del formatore, in grado di accompagnare gli insegnanti nel loro percorso di sviluppo professionale.

2. Gli standard professionali dei docenti sono in continuo aggiornamento, per la necessità di stare al passo con i rapidi mutamenti sociali che si susseguono e si riflettono nel mondo della scuola. È quindi auspicabile che l’insegnante ampli la propria funzione “al di là della cattedra” e che si faccia interprete di nuove modalità comunicative improntate a maggiore flessibilità e minore formalismo; che sappia utilizzare e proporre nuove risorse didattiche digitali; che si presti ad attività di tutoraggio individuale, ecc. Il documento identifica 12 standard professionali, riferiti a cinque dimensioni specifiche: culturale-disciplinare, metodologico-didattica, organizzativa, istituzionale-sociale, formativo-professionale.

3. Il curriculum o portfolio rappresenta uno strumento insostituibile che attesta e valorizza lo sviluppo professionale del docente.

Raccogliere e documentare le proprie esperienze formative in questa sorta di dossier è un’opportunità inedita per un insegnante: permette ordinarle e catalogarle, di riflettervi, di rielaborare ciò che è stato appreso e trasformarlo in nuova conoscenza da trasmettere ai propri alunni. Il portfolio è una sorta di personale bilancio di competenze, che aiuta a valorizzare il proprio sviluppo professionale durante gli anni. Rappresenta inoltre uno strumento pubblicamente consultabile online, indice di trasparenza crescente tra gli attori scolastici e (ad esempio) i nuclei familiari degli studenti.

Infine, certifica e rende più facilmente valutabili le competenze acquisite.

Per un approfondimento, qui il testo completo del documento ufficiale.

 

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