E-learning

I cambiamenti che contraddistinguono la contemporaneità, specialmente quelli tecnologici, hanno notevolmente influenzato le modalità di formazione e di apprendimento proprie del sistema scolastico ed educativo. Le nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) sono oggi impiegate con efficacia nell’implementazione dei meccanismi della formazione a distanza o e-learning.

Per e-learning si intende dunque apprendimento a distanza, ma anche ausilio per le lezioni in presenza.

Grazie all’e-learning, l’idea tradizionale di insegnamento in aula si affianca a nuovi luoghi deputati all’educazione nell’era digitale: le piattaforme digitali LMS (Learning Management System) per la fruizione dei contenuti rigorosamente online, così come online avviene l’interazione con il docente/tutor e gli altri allievi.

Le 2 fasi dell’ e-learning

Convenzionalmente, vengono identificate due fasi nell’avvento e nell’affermazione dell’e-learning:

  • la prima fase, definibile più “di rottura”, ha introdotto le innovazioni più rivoluzionarie della formazione a distanza, come i linguaggi multimediali e la fruizione di servizi totalmente indipendenti dai limiti spazio-temporali. In questa fase sono comparse le citate piattaforme telematiche, dove la relazione diretta docente-allievo viene mediata dallo strumento tecnologico e dal web.
  • la seconda fase è definibile “fase della personalizzazione”: i contenuti multimediali disponibili per l’apprendimento in e-learning sono sempre più a misura di allievo, funzionali a rispondere alle singole esigenze educative di chi apprende.

L’e-learning permette non solo l’utilizzo a fini didattici di strumenti fino a poco tempo fa impensabili, ma soprattutto il dispiegamento di percorsi formativi soggettivi e personali: non si tratta di un cambiamento solo contestuale, ma realmente sostanziale.

È facile intuire la maggiore interattività della didattica, oltre che tra docente e discente, anche tra gli stessi discenti.

In questo rinnovato contesto, chi apprende è consapevole che il proprio percorso non dipende semplicemente dall’ascolto passivo di una lezione, ma dall’interazione, dal coinvolgimento e dalla comunicazione con i pari (gli altri studenti). È quindi sottolineato da più parti il maggiore grado di attivismo e dinamismo di chi apprende.

Questo risulta ancora più naturale per le nuove generazioni di studenti, specialmente i nativi digitali.

Se è assolutamente indispensabile riconoscere la validità del metodo di apprendimento a distanza nel sistema scolastico contemporaneo, soprattutto in termini di minore “formalismo” del contesto didattico e di maggiore partecipazione diretta degli allievi, è altresì necessario riconoscere l’importanza di inserire queste innovazioni in una cornice istituzionale, con ruoli, obiettivi e competenze ben definiti e scientificamente verificabili.

E’ quindi auspicabile l’apertura ad un’interpretazione critica, qualora costruttiva e con l’obiettivo di migliorare e ripensare il sistema didattico ed educativo alla luce del progresso costante.

 

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