Scuola Primaria

La scuola primaria costituisce il gradino iniziale del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici obbligatori e consecutivi: la scuola primaria della durata di cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado della durata di tre anni.

La scuola primaria è quindi il primo attore istituzionale ad avviare e promuovere lo sviluppo della personalità dei bambini, per la prima volta “alunni”.

Nel corso dei primi cinque anni di scuola, il bambino apprende e sviluppa le conoscenze e le abilità di carattero logico-critico di base, si confronta con nuovi mezzi espressivi, inizia ad approcciarsi a semplici metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale e dei suoi fenomeni. Parallelamente, sviluppa capacità relazionali (per la prima volta con un “gruppo di pari”) e di orientamento spazio-temporale. La scuola primaria rappresenta il primo approccio formale con il mondo della cultura, è il luogo in cui ci si avvicina in modo formale alla vera natura del sapere, basato sulla costruzione di concetti, collegamenti, inferenze e significati. Si impara ad osservare e a collegare tra loro i dati che provengono dalle diverse esperienze del mondo reale.

Iscrizione

La frequenza alla scuola primaria è obbligatoria per tutti i bambini italiani e stranieri che abbiano compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre. È possibile posticipare di un anno l’iscrizione per motivi di salute, o altri gravi impedimenti (art. 114, d.l. n°297/1994).

Possono, inoltre, essere iscritti alla scuola primaria, su richiesta delle famiglie, i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento.

Orari

L’orario settimanale delle lezioni nella scuola primaria può variare tra le 24 e le 27 ore, in base alla prevalenza delle preferenze delle famiglie, potendo tuttavia raggiungere le 30 ore complessive (art. 4, Decreto del Presidente della Repubblica n°89/2009).

Per attivare una classe che svolga 24 ore settimanali di didattica, il numero minimo di alunni iscritti deve essere 15; per attivarne una che desideri svolgere 30 ore, deve sussistere la disponibilità di organico dei docenti.

In alternativa a questi orari standard, le famiglie, in base alla disponibilità dei posti, all’organico dei docenti e ai servizi attivati, possono richiedere per i figli una didattica complessiva di 40 ore settimanali, il cosiddetto “tempo pieno” (art. 4, Decreto del Presidente della Repubblica n°89/2009).

Le singole istituzioni scolastiche, sulla base della delibera del proprio consiglio di istituto, pianificano l’organizzazione dell’orario scolastico in cinque o sei giorni settimanali, con o senza rientri pomeridiani per le classi a 24, 27 e 30 ore.

Classi

Le classi di scuola primaria sono costituite, in media, da un numero minimo di 15 bambini e un numero massimo di 26 (ma possono diventare 27 nel caso di un’unica classe o di impossibilità a trasferire l’iscrizione presso un’altra scuola).

Nelle scuole situate nelle piccole isole, nei comuni di montagna o nelle zone che ospitano minoranze linguistiche, possono essere formate classi costituite da un minimo di 10 alunni. Nell’eventualità che il numero di iscritti non raggiunga i 15 alunni, è prevista la possibilità di attivare “pluriclassi” (sezioni con alunni che frequentano anni di corso differenti), che accolgano dagli 8 ai 18 alunni.

Per quanto riguarda le classi di scuola primaria con presenza di alunni con disabilità gravi, esse sono normalmente costituite da non più di 20 alunni (art. 5, Decreto Presidente della Repubblica n°81/2009).

Discipline di studio

Dall’anno scolastico 2013/2014, le discipline di studio sono state così individuate dal Decreto Ministeriale 254/2012: italiano, lingua inglese, storia, geografia, matematica, scienze, musica, arte e immagine, educazione fisica, tecnologia, cittadinanza e Costituzione (quest’ultima introdotta dalla Legge n°169/2008). E’ previsto inoltre l’insegnamento opzionale della religione cattolica per due ore settimanali: gli alunni possono scegliere di avvalersi o meno di tale insegnamento, sostituendolo eventualmente con lo studio di una materia alternativa, lo studio individuale assistito o l’ingresso posticipato/l’uscita anticipata.

Conclusa la quinta classe, dall’anno 2009 l’accesso alla scuola secondaria di primo grado non è più condizionato al superamento di un esame finale (Decreto del Presidente della Repubblica n°89/2009).

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